Malattia

Quando ci troviamo a parlare di Asma è necessario distinguere due diverse patologie

L’Asma bronchiale è una malattia respiratoria cronica ostruttiva, eterogenea, e caratterizzata da un’infiammazione delle vie aree con sintomi respiratori che variano nel corso del tempo.

I fattori di rischio e le condizioni che favoriscono lo sviluppo dell’Asma sono principalmente il fumo di sigaretta, lo sforzo fisico, lo stress, l’ansia, l’obesità, le allergie, gli agenti infettivi sia virali che batterici, e gli inquinanti. Tutti questi elementi hanno la capacità di iperstimolare il sistema immunitario di un soggetto predisposto all’Asma con conseguente produzione e rilascio di sostanze infiammatorie in misura eccessiva a livello bronchiale e conseguente comparsa di sintomi. Gli effetti di questa potente infiammazione sono evidenziati da un elevato numero di eosinofili nel sangue.

I sintomi tipici si manifestano con dispnea, senso di costrizione toracica, comparsa di sibili respiratori e tosse. Nelle forme più gravi può manifestarsi insufficienza respiratoria. Talvolta si associa rinite allergica, poliposi nasale, malattia da reflusso gastroesofageo.

L’Asma Grave è una forma più severa di Asma, caratterizzata da sintomi più gravi e frequenti, che possono comportare limitazioni significative nella vita quotidiana. Rappresenta circa il 7-10% del totale ma, pur manifestandosi in una piccola percentuale di casi, gli alti costi che la malattia richiede per la gestione medica del paziente e la spesa legata al mancato controllo della malattia rendono questa condizione un problema sanitario emergente.

È importante che i pazienti con Asma Grave discutano apertamente con il proprio medico i loro sintomi, le preoccupazioni e le sfide che si trovano a dover affrontare ogni giorno. Per questo è importante individuare e definire un piano di gestione dell'asma personalizzato, che può includere anche l’assunzione di farmaci al bisogno, l'educazione sui trigger dell’Asma e le tecniche di auto-monitoraggio che possono aiutare a migliorare il controllo della malattia e la qualità di vita dei pazienti. Da non sottovalutare, in una condizione di salute sempre precaria, è inoltre il supporto psicologico che permette di affrontare l'ansia di un nuovo attacco e migliorare la serenità dei pazienti.